Caro Paolo,
vai a toccare un argomento che credo le tante antenne italiane che si
occupano (anche) di erasmus, hanno spesso affrontato e che mi ha visto
personalmente spesso impegnato in infinite discussioni con diverse antenne
italiane ed in ultima occasione al RTC organizzato AEGEE-Catania.

Premesso che concordo con Paolo riguardo il fatto che servirebbe un pò di
chiarezza in più su cosa rientrerebbe tra attività proprie di AEGEE in
materia di erasmus...

> *andrebbe ripensato il ruolo che AEGEE ha nei confronti del programma
> Erasmus e di tutti i soggetti ad esso collegati, sia che siano nazionali
> che locali, sia pubblici che privati. *


La domanda è sempre la solita: "AEGEE dovrebbe occuparsi degli Erasmus?"

La mia personale opinione, maturata solamente dopo tanti anni di
esperienza, mi porta a rispondere che, per come viene inteso il concetto di
"occuparsi degli erasmus" dalla maggior parte delle antenne che lo fanno,
sarebbe forse meglio che AEGEE ne restasse fuori. Mi spiego meglio...

AEGEE-Europe lascia parecchia libertà alle antenne locali di occuparsi
delle attività locali che più preferiscono e sintetizza nel proprio sito
gli eventi organizzati dai vari locals come:

> *All the numerous events and projects run by the organisation are to be
> focused on our 4 Fields of Action (Cultural Exchange, Active Citizenship,
> Higher Education, Peace & Stability) and 3 Focus Areas (Youth
> Participation, Bridging Europe and Inclusion of Minorities). *


Sicuramente senza bisogno di forzature particolari, attività riguardanti il
Progetto Erasmus potrebbero appartenere a più "Fields of Action" e più
"Focus Area" tra quelle menzionate.
Ma è realmente così??
Basta dare un veloce sguardo ai profili, pagine o gruppi facebook delle
antenne italiane che si occupano di Erasmus per vedere che gli ultimi post
riguardano tutti feste, gare alcoliche, gite per erasmus, foto di movida,
corsi per erasmus e varie altre attività che hanno veramente poco da
invidiare con chi invece con feste e gite ci lavora.

Niente di male per le antenne che fanno ANCHE queste attività, ma:
- Siamo sicuri che non sono le attività predominanti dell'antenna? Se non
lo sono, siamo certi che non stanno compromettendo l'organizzazione delle
altre attività che potrebbero essere fatte, con visibilità europea?
- Stiamo riuscendo a coinvolgere i soci o nuove persone alle attività o si
tratta di attività tra board (ed amici del board) ed erasmus??
- Organizzare ogni anno una SU e poi impiegare il resto delle energie
durante l'anno in attività erasmus, può essere considerata una buona
gestione delle risorse dell'antenna?
- Queste attività stanno realmente migliorando a livello locale la nostra
"reputazione" di associazione appartenente ad un network europeo??

Visto che quello che ci sta veramente a cuore non è il *business* che gira
attorno agli erasmus ma è il programma Erasmus in sè e siamo orgogliosi che
il nostro primo presidente ne sia stato uno dei fautori, mi chiedo:
- Quante antenne organizzano attività per informare sulle varie possibilità
offerte dal progetto erasmus e "convincere" gli studenti ad applicare al
bando?
- Quante antenne offrono supporto agli studenti italiani che vorrebbero
applicare ma si trovano per la prima volta alle prese con la burocrazia
italiana?
- Quante antenne hanno mai avuto discussioni costruttive su come migliorare
il progetto Erasmus o come essere in prima linea per favorire
l'ambientamento degli studenti 'outgoing'?

Non sono queste attività che richiederebbero meno energie di quelle
necessarie per occuparsi degli studenti erasmus 'incoming' e magari
porterebbero ad una migliore reputazione con gli Uffici Internazionali
delle Università?

Ricordo un'intervista <http://euobserver.com/881/28644> di Franck Biancheri
di 3 anni fa che definiva già allora il programma Erasmus, come qualcosa di
vecchio e superato.
Probabilmente con il nuovo "Flagship Topic" sulla Student Mobility e con
l'abolizione del programma YiA in favore de "Erasmus for All", qualcosa
cambierà nel concetto di erasmus ed AEGEE riuscirà a produrre risultati in
questa direzione, magari avendo la possibilità di lavorare sul Progetto
Erasmus, non semplicemente sugli studenti erasmus. Ma questo sarà tutto da
vedere...

Mentre le precedenti domande erano tutte retoriche...via lascio con una
domanda fatta a più persone e a cui nemmeno io ho ancora trovato una
risposta:
Perchè AIESEC si occupa di stages, ESN si occupa di erasmus, il SISM (IFMSA)
si occupa di tirocini in ospedale mentre AEGEE si deve occupare di tutto
ciò che sia "internazionale"?
Non sarebbe meglio "focalizzarci" su attività appartenenti direttamente ai
'campi di azione' di AEGEE-Europe?

Premo sottolineare che non c'è nessun riferimento a nessuna antenna in
particolare, dato che negli ultimi anni ho avuto l'occasione di parlare con
quasi tutte le antenne italiane, quindi il mio è semplicemente un sunto
mooooolto generale, magari anche troppo superficiale, di tutto ciò che ho
visto e ascoltato.

Un saluto a tutti,


2012/6/7 Paolo Ghisleni <[log in to unmask]>

> Ciao a tutti,
> Per celebrare il 25° anniversario del programma Erasmus, a Roma è stata
> organizzata per il 15 Giugno una giornata ufficiale<http://193.43.17.42/lkmw_file/LLP///erasmus/25anni/Programma_draft.pdf>che vedrà anche l'intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio
> Napolitano. In questa giornata saranno alternate tavole rotonde tematiche a
> intermezzi musicali.
> A glorioso coronamento e degno finale di questa giornata di celebrazioni,
> è lasciato ad *ESN *l'onore di allietare tutti i presenti con un
> Aperitivo serale.
>
> A Bergamo da circa un anno stiamo sperimentando la presenza in città della
> sede locale di ESN.
> Nonostante AEGEE-Bergamo sia storicamente attiva nelle attività destinate
> a studenti Erasmus, vari fattori fanno purtroppo sembrare che
> l'interlocutore naturale (per istituzioni locali, privati, giovani ecc.) di
> qualsiasi attività relativa agli Erasmus sia invece ESN.
>
> Il messaggio che viene dalla nostra assenza all'evento nazionale di
> celebrazione del 25° e la contemporanea presenza di ESN non fa che
> avvalorare, amplificare e quasi ufficializzare questo messaggio. Vi dico
> solo che è stata l'università stessa a stupirsi della nostra assenza...
>
> Capisco che la mancanza di un livello Italiano di AEGEE non faciliti la
> rappresentanza presso le istituzioni nazionali.
> Capisco che l'attività con gli Erasmus non sia (del tutto o in parte, a
> seconda dell'antenna) il focus principale di AEGEE.
> Capisco anche che il semplice fatto di far parte dell'associazione che ha
> contribuito alla creazione di questo programma non sia di per sè un motivo
> per essere coinvolto in tutte le attività ufficiali ad esso collegate.
>
> Forse è però andrebbe ripensato il ruolo che AEGEE ha nei confronti del
> programma Erasmus e di tutti i soggetti ad esso collegati, sia che siano
> nazionali che locali, si pubblici che privati.
>
> A riparlarne.
>
> Paolo Ghisleni
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