Cari followers della Rainbow,
premetto che ho la più grande stima e riconoscenza verso Paolo Santoni e se oggi sono qui a poter scrivere in qualità di membro Aegee lo devo solo a lui e a Evren Erdener.
Vista la situazione scottante adotterei la soluzione più facile facendomi una semplice domanda:
Quale è il nome della città che l'Unione Europea riconosce?

Capisco ovviamente la situazione di questa parte di mondo che storicamente in Italia è poco conosciuta e non starò qui a parlare dei vari stermini e violenze che hanno subito una popolazione o l'altra.
Ricordo che ad Istanbul finita l'agora Alfredo Selitti fece l'elenco delle antenne aegee e alcune furono downgradade o addirittura cancellate mostrando un network più piccolo. In sala fu chiaramente udibile un sottocoro di delusione e, non essendo sordo, Alfredo disse che è importante la qualità del network e non l'ampiezza.
Quindi (per assurdo) nel caso di un'adesione richiesta contemporaneamente da Aegee-Istanbul e Aegee-Costantinopoli  la prassi dovrebbe riconoscere il nome che l'Unione Europea riconosce. Questo indipendentemente dal disappunto di musulmani o di fantadiscendenti diretti di una dinastia imperiale romana d'Oriente.

Far sì che sia Aegee Europa a decidere (con una votazione poi!!!! La sorte non voglia!) su una questione che comunque farebbe degli scontenti!

Un saluto

Michele Abruzzese
Aegee-Siena

 

 

-----Original Message-----
From: Alfredo Sellitti <[log in to unmask]>
To: RAINBOW-L <[log in to unmask]>
Sent: Fri, Oct 26, 2012 10:52 am
Subject: Re: [RAINBOW-L] IMPORTANTE...prima della Agora di Budapest


Caro Antonio,


grazie per la mail! 


in realtà, in questo caso l'abito fa il monaco: a differenza di Termoli, il nome dell'antenna comporterebbe il "presunto" riconoscimento di un'indipendenza che di fatto esiste ma per legge no.


Quindi, cambiando il nome (usando il doppio nome, o quello che sia) il problema sarebbe facilmente aggirabile.


Buona giornata a tutti! :)


Alfredo

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Alfredo Sellitti


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Mobile: +39 340 66 13 137 (IT)







2012/10/26 Antonio Violante <[log in to unmask]>


Ciao a tutti,
i francamente sono molto più ignorante di Alfredo e Paolo, non spevo nemmeno dell'esistenza della città di Stepanakaert alias xhanxendi alias khankhendi.
Mi pare di capire però dalle vostre osservazioni, che il problema non è tanto decidere come chiamare l'antenna: in fine dei conti, un giorno alcuni ragazzi di Campobasso potrebbero protestare perchè AEGEE ha riconosciuto Termoli come antenna, che di fatto è in provincia di Campobasso :) Lo so, un paragone azzardato... ma è tanto per dire che non credo che AEGEE si debba porre il problema di "come si chiama" ufficialmente l'antenna. Si chiama come i soci dicono che si chiama, previa verifica che non sia un nome di fantasia(e mi pare che non lo sia).
Il problema qui quindi non è tanto il nome, ma se accettare o meno un'antenna fondata da Armeni in una regione che ufficialmente appartiene ad un altro stato. Io non ci vedo grossi problemi, a dire il vero. Non vedo controindicazioni nel CIA. Ma forse non ho capito bene la questione: perchè la fondazione di questo contact dovrebbe provocare la chiusura di altre antenne AEGEE? Sarebbe diverso se si scegliesse il nome azero della città invece che quello armeno ? Che io sappia, AEGEE-London è stata quasi sempre gestita da ragazzi non inglesi. Certo non l'hanno chiamata "AEGEE-Quaqquaraqquà", ma di certo nessuno ha impedito loro di fondarla/gestirla, anche se non erano di nazionalità inglese... quindi perchè dovremmo impedire a degli Armeni di fondare un'antenna AEGEE in una regione Azera? perchè Armeni e Azeri sono in conflitto? Questi affari internazioni non dovrebbero riguardare AEGEE.
Come dire che se l'Italia entra in conflitto con la Germania, allora non dobbiamo più riconoscere antenne fondate in Germania da italiani, perchè altrimenti guai... francamente non lo accetto.
Non sono d'accordo (al momento) con Alfredo: questa non mi sembra una "scelta epocale". Dobbiamo solo seguire la stessa procedura che abbiamo seguito per anni con tutte le altre antenne in fase di fondazione, questa non deve fare alcuna eccezione: i ragazzi sono ben intenzionati, rispettano i principi dell'associazione, sono aperti alle altre nazioni, europeisti, ecc ecc ecc ? Benvenuti! Basiamoci per favore solo su questo, non su considerazioni che non ci competono.
Saluti a tutti,
      Antonio





Date: Thu, 25 Oct 2012 20:16:00 +0200
From: [log in to unmask]
Subject: Re: [RAINBOW-L] IMPORTANTE...prima della Agora di Budapest
To: [log in to unmask]


caro Paolo,


grazie per la mail e per aver sollevato un importante punto che verrà discusso alla prossima Agora! :)


Ho seguito da vicino la vicenda (visto che l'anno scorso ero al CD), e so anche qualche altro retroscena, per cui mi permetto di completare il quadro che tu hai cosi dettagliatamente presentato.


Ho conosciuto Tigran al NWM in Tbilisi l'anno scorso, è un ragazzo d'oro. Tuttavia, purtroppo l'impressione che ho avuto non è stata estremamente positiva: lui come gli altri ragazzi che fanno parte del Contatto Stepanakaert si trovano al centro di una spinosissima questione, e vorrebbero AEGEE come prima organizzazione internazionale a riconoscere la supremazia Armena su quella Azera.


Per la precisione, il Nagorno-Karbach è una regione Azera a maggioranza Armena: nonostante abbia dichiarato l'indipendenza nessuno stato (Armenia inclusa) l'ha riconosciuta, lasciandola cosi di fatto una regione / Stato Azera. 


Essendo a maggioranza armena la città è chiamata Stepanakaert: tuttavia, se cercate su google troverete che il nome originale azero è "xhanxendi" o "khankhendi".


Quello che il CD chiederà all'Agora di riconoscere (e questo è il CIA a deciderlo, non uno scarica-barile del CD ;) ) è la formazione di una contact-antenna col nome AEGEE-Stepanakaert, con la firma della Convention d'Adhesion, che produrrebbe a livello internazionale di fatto il riconoscimento da parte di AEGEE-Europe di una città che per legge "non esiste".


Come se non bastasse, questo provocherebbe spiacevoli altri "incidenti diplomatici": come Paolo accennava, c'è grosso rischio per le antenne azere (ne abbiamo 3 al momento se non erro), sia dal lato associativo che per quello personale dei soci (li il "conflitto" è molto sentito, i board member sono controllati e schedati dalla polizia e si rischia la chiusura delle antenne AEGEE e rischi personali per i soci); da aggiungere, al momento Azeri e Armeni non possono "visitare" i propri vicini, perchè per legge verrebbero "bannati" dal proprio territorio;


accanto a questo, l'effetto domino si potrebbe estendere a macchia d'olio, visto che AEGEE-Tbilisi ha già contattato in passato il CD per comunicare che la firma con AEGEE-Stepanakaert provocherebbe di fatto la chisura di AEGEE-Tbilisi:il conflitto non riguarda solo Armenia e Azerbaijan, ma rientra nei conflitti latenti del secondo dopoguerra e vede il coinvolgimento della Russia (ex URSS), e il governo georgiano potrebbe vedere il rischio di vedersi riconoscere da un'organizzazione internazionale l'indipendenza del Ossezia e l'Abkhazia (regioni georgiane a maggioranza Russa che hanno, come per il Nagorno-Karbach, chiesto l'indipendenza ma non l'hanno ottenuta).


ovviamente, come potete capire la piega è imponente, e potrebbe significare grossi rischi per i nostri membri in quell'area, nonchè la perdita di un lavoro storico che ha consentito alla zona caucasica di avvicinarsi all'Europa.


Per questo motivo, vi chiedo di valutare attentamente le conseguenze e i pro e i contro che comporterà questa scelta: siamo si di fronte ad una scelta epocale, ma stiamo anche "decidendo la vita" di altri soci e altre antenne.


un abbraccio,


AS

--
Alfredo Sellitti


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2012/10/25 paolo santoni <[log in to unmask]>


Ciao a tutti cari amici della Rainbow, 

 

sono Paolo Santoni ormai da lungo tempo un "silent reader" di questa mailing-list della quale faccio molto volentieri parte da circa 15anni (da quando ancora si chiamava MISC-L) , sono infatti diversi anni da quando ho finito la parte più attiva delle attività svolte per AEGEE (prevalentemente per AEGEE-Firenze,  Siena e Pisa).
 
 
Sento doveroso però farvi questo accorato appello proprio a pochi giorni dall'Agora di Budapest perchè nei prossimi giorni sarà presa una importante decisione (che riguarda una questione spinosa per il nostro network). 
 
 

Sono tornato da pochi giorni da una splendida esperienza di "Summer University" 
organizzata da Les Ancien di AEGEEnell'area Caucasica (Armenia- Georgia - Nagorno Karabakh).
 
 
 
Abbiamo avuto occasione di conoscere i "ragazzi" dell'attuale Contact Stepanakert (capital citydel Nagorno Karabakh) dove abbiamo trascorso 2 giorni. Abbiamo svolto una serata di approfondimento di temi di AEGEE ed una presentazione della nostra associazione per i più “inesperti”.

E' un gruppo molto affiatato di persone splendide che hanno grande curiosità, motivazione, voglia di impegnarsi e una incredibile "voglia di Europa".

 
A Budapest sarà presente il Presidente Tigran che dovrebbe firmare la Convention d'Hadesion per far diventare questo Contact  finalmente Contact Antenna AEGEE-Stepanakert. 
 
 
 
Ma proprio intorno a questo nome ruota una problematica assai spinosa sollevata dalle antenna dell'Azerbaijan(e da alcune autorità Azere).

Contestano il fatto che il nome Stepanakert sia un nome non Azero(e pure offensivo per loro) per una città che invece apparterrebbe ancora al Azerbaijan essendo il Nagorno Karabakh una area in disputa internazionale fra Armenia e Azerbaijan. 
 
 
La area geografica del Nagorno Karabakh è attualmente abitata totalmente da Armeni così come lo era (99% di popolazione Armena) prima che la zona caucasica entrasse a far parte dell'URSS(intorno al 1920) , ma anche durante tutto il periodo sovietico la città si è sempre chiamata Stepanakert.

Da parte Azera è stato proposto il nome AEGEE-Ankendy (che è una nomenclatura azera ed è un vecchio nome non usato da oltre un secolo ), ma soprattutto da parte Azera c’è la volonta che non ci sia una antenna in Nagorno Karabakh.
 

Insomma si sta profilando un bel "rebus" internazionale a cui AEGEE-Europe è tenuta a dare una scomoda risposta. La "patata bollente" è attualmente in mano al CD a Bruxelles, ma sembra che il CD sia piuttosto reticente a prendere in modo chiaro una posizione "definitiva". 

Visto che la querelle non è definita, è possibile che la questione venga proposta per una votazione all'Agora (così il CD si alleggerirebbe dal peso di dover prendere da solo questa scomoda  decisione) . 
 

Il mio sentito appello è affinchè queste splendide persone abbiano la possibilità di coronare questo loro sogno di diventare Contact Antenna (indipendentemente dal nome usato, anche se la città si chiama a tutti gli effetti Stepanakert).

Il fatto di chiamare questo local AEGEE-Stepanakert ovviamente non cambierebbe nulla al riguardo dello status di “disputed area”  del Nagorno Karabakh. 
 

Uno degli obiettivi che AEGEE ha sempre perseguito in questi anni è il tentativo di  allargare il più possibile il nostro Network,  inoltre le attività dovrebbero essere sempre ispirate dallo storico pillar di “PEACE & STABILITY”.    

Proprio questi sono gli ideali che ci dovrebbero  guidare  in questa difficile decisione      al fine di portare uno spiraglio di Europa in un angolo di mondo dove attualmente l'Europa sembra molto lontana. 

 

VIVA  AEGEE-Stepanakert!!!

 

Mi scuso per il tempo che vi ho “rubato” , e vi saluto calorosamente col consueto Europeanly yours!

Paolo Santoni 
Les Ancien AEGEE-Europe 

 
 
 

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